E poi ci sono quelli che dicono “ma non sono più quelli arrabbiati e viscerali di una volta” o “però si sono rammolliti”, cittadini di una patria snobista e ignorante, quello visto sul palco del Locomotiv Club di Bologna è uno dei gruppi più virulenti e sanguigni che si possano trovare in giro. I Marlene Kuntz oggi trasudano rock e sudore, quello abbondantemente sparso dal frontman, fortunato proprietario di una unica e caratteristica voce storta, acida, abrasiva, Cristiano Godano. Il Catartica Tour che portano in giro per l’Italia assomma l’omonimo album uscito nel 1994, pietra miliare della musica rock italiana, ed il nuovo Pansonica. Quest’ultimo consta di 6 pezzi che non entrarono nella tracklist a suo tempo, più una nuova, diversa, versione di Donna L.
Sul palco assieme ai 3 componenti titolari troviamo il bravissimo Lagash a giocare sontuosamente con il basso, il risultato è un impatto terrificante, un muro di potenza che preme all’inverosimile e su cui si staglia la voce di Cristiano mentre la chitarra di Tesio trafigge l’aria ed i rullanti di Bergia sono implacabili untori di pelli percosse con precisa e totale violenza. Mala mela spara subito a mille il sound dei MK, il sold out che affolla la platea impazzisce dal primo momento, fermenta su 1°2°3°, l’originaria Fuoco che divenne poi Fuoco su di te nella versione album, è uno dei brani più belli di tutto il repertorio e del panorama musicale italiano. Si scavalla con la progressive Giù Giù Giù e si atterra morbidamente su Gioia (che mi dò), è il momento suadente con Canzone di domani e Oblio, poi scatta l’urlo primordiale di Donna L. Ancora Godano che si divora il microfono in Parti, abrasiva e incandescente, una delle tracks più luminescenti della band. Eccoci affondare in Lieve, imperiosa e violenta, una violenza che tracima nella rabbiosa Trasudamerica, Ed ancora gustiamo Sig. Niente e a seguire la bellissima e trascinante Capello lungo e si va a chiudere la prima parte con Merry X-Mas e l’inno M.K. che fa esondare l’entusiasmo della moltitudine che ha riempito il locale. Il bis si apre con la splendente Ruggine, complicata, affascinante, ricca, è una canzone indimenticabile. L’adorata e super hit-radio Sotto la luna è un tripudio di voce e stacchi strumentali di alta classe. Acida ed implacabile Festa mesta si percuote la sala con la distorsione della chitarra rovente di Tesio. Spaziale, elettronica, suonata con qualunque cosa generi note, Sonica dona toni bassi e lenti, placida e sorniona è suadente come una sirena. Tenera ed ammaliante Nuotando nell’aria, ci conduce alla chiusura con l’ipnotica Musa.
Uno show che è fatto di pura musica, rock di altissima qualità, una band musicalmente superba che ha regalato emozioni a non finire, due ore di mitragliate abrasive che hanno provocato fiumi di sudore e gioia, se il compito della musica è suscitare movimenti interni i M.K. ci riescono alla perfezione. Poche band possono portare una urlo così disperato e viscerale di gioia liberatoria dentro un locale, della serie IMPERDIBILI.
(Locomotiv Club Bologna 12/11/2014 by MURATO)
Sul palco:
CRISTIANO GODANO voce e chitarra,
LUCA BERGIA batteria, percussioni,
RICCARDO TESIO chitarra
LUCA SAPORITI aka LAGASH, basso.
Setlist:
Mala mela
1°2°3°
Fuoco su di te
Giù giù giù
Gioia (che mi dò)
Canzone di domani
Donna L
Oblio
Parti
Lieve
Trasudamerica
Sig. Niente
Capello lungo
Merry X-mas
M.K.
BIS:
Ruggine
Sotto la luna
Festa mesta
Sonica
Nuotando nell’aria
TRIS:
Musa
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Di Maurizio Donini – Foto di Nik Soric