Le leggende del Thrash Metal, Megadeth, tornano con il loro nuovo e atteso album The Sick, the Dying… and the Dead!. L’album ha avuto una gestazione turbolenta dovuta sia alla salute del leader Dave Mustaine, in cura per un tumore alla gola diagnosticatogli a maggio del 2019, che al licenziamento dello storico bassista David Ellefson, dopo lo scandalo sessuale che lo ha visto protagonista; conseguenza che ha costretto la band a dover riregistrare tutte le linee di basso con Steve Di Giorgio (Testament, ex-Death). È inoltre il primo album con il batterista belga Dirk Verbeuren.
Il disco inizia con un’inquietante voce che grida “Bring Out Your Dead“, frase storica utilizzata negli anni della peste nera per raccogliere i cadaveri periti della malattia, condita da una triste campana funebre per dare inizio alla traccia che da il titolo all’album; brano che sotto certi aspetti sembra uscito del lavoro precedente Dystopia, offrendo molte variazioni dal Thrash Metal classico. Con Night Stalker, i Megadeth offrono il loro brano più veloce della loro carriera e tra i più complessi, prova del valore dei quattro musicisti nell’esecuzione; curiosa è anche la presenza del rapper Ice-T che da supporto vocale alla canzone (l’ultima volta che Mustaine ha condiviso le linee vocali con altri cantanti risale al duetto con Cristina Scabbia dei Lacuna Coil in A Tout Le Monde).
La sorpresa del disco è Dogs Of Chernobyl, brano introdotto dalla chitarra classica di Kiko Loureiro, supportata dai synth e le tastiere che piano piano si va ad amalgamare alle sonorità più metal in quello che si può definire, il brano lento e più orecchiabile del disco, ma che non si smuove in modo drastico dal resto dell’album. Al termine di Sacrifice si va piano piano a tornare ad uno stile più tradizionale della band; brani che richiamano molti successi di lavori precedenti con accenni ad un Heavy Metal più classico in Célebutante per arrivare a sonorità nuove con Mission To Mars, brano con solide influenze più rock e punk classiche ma sempre veloci ed aggressive in stile Megadeth.

The Sick, the Dying… and the Dead!, è un album che ha due facce, un lato più sperimentale e progressive e molto vario e un altro che offre ciò che i Megadeth hanno sempre offerto in quasi 40 anni di carriera: brani veloci, riff aggressivi e assoli di chitarra complessi e la oramai caratteristica voce di Mustaine che non offre prove di alta vocalità, ma uno stile rabbioso e grezzo che si adatta perfettamente ad ogni canzone, ma senza sentire il peso di qualcosa di noioso o già sentito come in album precedenti. La prova compositiva è al solito superlativa, merito anche dei nuovi innesti che piano piano sono entrati nel processo creativo della band dando novità al sound dei Megadeth, ottimo anche la prova di Steve Di Giorgio, entrato nel contesto, purtroppo, in modo molto veloce e sbrigativo. In poche parole, un album che sicuramente farà felice chi si aspetta un qualcosa di nuovo e chi ama ancora sentire i Megadeth alla vecchia maniera.
Line-Up:
Dave Mustaine – Voce, Chitarra
Kiko Loureiro – Chitarra
Dirk Verbeuren – Batteria
Steve Di Giorgio – Basso
Tracklist:
1. The Sick, the Dying… and the Dead!
2. Life in Hell
3. Night Stalkers (feat. Ice-T)
4. Dogs of Chernobyl
5. Sacrifice
6. Junkie
7. Psychopathy
8. Killing Time
9. Soldier On!
10. Célebutante
11. Mission to Mars
12. We’ll Be Back
Anno: 2022
Etichetta: Universal Music
Voto: 8/10
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