Se siete appassionati di Rock tricolore o se semplicemente siete assidui frequentatori del canale Rock TV Italia, non potrà esservi passato inosservato un certo Pino Scotto.
Il sopracitato Pino, oltre ad essere un famoso ed apprezzato Conduttore televisivo, è anche un prolifico cantautore Rock che, da più di 40 anni, cavalca le scene locali ed internazionali con il suo stile sanguigno e schietto.
La lunga carriera di Pino inizia alla fine degli anni ’70 con i Vanadium, band Heavy Metal precursore del genere nel nostro paese.
Dopo lo scioglimento del gruppo negli anni ’90, Pino si dedica al suo progetto solista nel quale coinvolge altri grandi nomi del panorama musicale italiano; è proprio questo progetto che ancora oggi lo tiene impegnato con la musica e con il quale ha prodotto l’ultimo album di recente uscita Dog Eat Dog, un vero tributo alla musica da lui amata come solo Pino Scotto poteva realizzare.
Don’t Waste Your Time è la grandiosa apertura del disco; dopo una intro fatta di ululati, sirene ed elicotteri ecco comparire la batteria che apre la strada ad un riff di chitarra che ci riporta indietro in quegli anni dove il Rock era sempre e solo Hard.
Un Pino Scotto davvero in forma ci accompagna con la sua voce graffiante verso il ritornello nel quale ci ammonisce severamente, come un nonno Metal: “Non sprecate il poco tempo che vi è concesso in questo mondo e fate cose grandi” e chi siamo noi per contraddirlo?”
Hard Rock? Blues? Rock n’ Roll? Not Too Late è un po’ di tutto questo; lo slide con cui inizia il brano ci fa già immaginare un’autostrada che corre in mezzo al deserto bruciato dal sole e quando la chitarra parte con il suo riff aggressivo, sogniamo di correre su quell’autostrada con un’Harley e, perché no? Una bella bionda seduta dietro; se per caso sbagliamo strada chissenfrega, non è mai troppo tardi per cambiare direzione.
Cosa dire in più di questa canzone? Semplice, tenetemi la birra mentre agito la testa! Come in tutti gli album Hard Rock che si rispettano non può mancare la ballad strappa-mutande; in questo caso però, sebbene le atmosfere di Before It’s Time To Go siano romantiche (c’è anche il duetto al femminile), non è una canzone fatta per sedurre le fanciulle ma rappresenta piuttosto il desiderio di Pino di mettere ordine nei suoi pensieri e nella sua vita, riflettendo sui suoi sbagli e sui suoi successi e mostrando ai suoi fan la sua grande voglia di vivere; tutto questo attraverso una canzone che, sebbene non sia la migliore dell’album, arriva comunque dritta al cuore.
Dog Eat Dog è la cattivissima title-track; con uno dei riff più metal del disco Pino ci annuncia già che i toni della canzone non saranno per nulla dolci.
Non c’è posto infatti per essere carini, solo rabbia verso una società nella quale solo chi mangia più degli altri sopravvive.
Ma chi sono i cani di cui canta Pino? Siamo tutti noi, che ci arrabattiamo come meglio possiamo per sopravvivere nel mondo, spinti dai padroni che abusano di noi lasciandoci le briciole fino a che non ci mangiamo a vicenda.
Qualcuno ha forse detto che l’Hard Rock è morto? Forse è così e forse serviva il mitico Pino nazionale per farlo risorgere dalle ceneri come l’araba fenice.
Ascoltando questo nuovo album si viene immediatamente catapultati in un mondo dove le giacche di pelle, le borchie e le moto la fanno di nuovo da padrone e i riff di chitarra potenti ed energici ne sono la colonna sonora.
Judas Priest, AC/DC, Guns N’ Roses, Mötley Crüe e chi più ne ha più ne metta; sicuramente il “vecchio” Pino aveva bene in mente questi mostri sacri quando ha creato questo suo lavoro e sono proprio quelle stesse atmosfere di puro Heavy Metal che trasudano dalle casse quando mettiamo su questo disco.
Se siete dei maniaci dell’innovazione e cercate sempre e solo la novità, non è ciò che troverete in questo album ma se cercate emozione ed energia ne avrete a iosa.
In questo disco c’è solo MUSICA, senza fronzoli e senza compromessi; solo buon vecchio Hard Rock old school fatto con passione e con la giusta dose di rabbia.
“Dog Eat Dog” è come il suo autore: semplice, diretto, a volte un po’ volgare ma riesce ad emozionare ed arrivare al cuore di chi lo sa ascoltare con le orecchie giuste.

Un ringraziamento a voi che ci seguite sempre con dedizione; vi è piaciuta questa recensione? In caso contrario, come direbbe Pino… DATEVI FUOCO!
Tracklist:
01 Don’t Waste Your Time
02 Not Too Late
03 Before It’s Time To Go
04 Right From Wrong
05 Dust To Dust
06 Dog Eat Dog
07 Rock This Town
08 One World One Life
09 Talking Trash
10 Same Old Story
11 Don’t Be Lookin’ Back
12 Ghost Of Death
Anno: 2020
Etichetta: Nadir Music
Voto: 7.5/10
Non capisco veramente perché i siti si ostinino a considerare pino scotto e soprattutto come possano non capire che i suoi dischi facciano pena, forse non si osano criticare questo personaggio per qualche oscuro motivo, ma è veramente incredibile che gente specializzata e appassionata di musica non provi vergogna a elogiare questi pseudo dischi di valore nullo. Vergogna
"Mi piace""Mi piace"