Il Palageox di Padova, struttura adibita ai concerti, ha ospitato il 5 ottobre 2013 uno dei più grandi cantanti mondiali: Serj Tankian. Il teatro era pieno di gente, giovani e anziani, tutti impazienti di sentire la voce straordinaria di quell’uomo. Dato che le date italiane sono state solo tre, molta gente da ogni parte d’Italia sono giunte a Padova.
Dopo una lunga attesa è salita sul palco l’Orchestra Filarmonica Italiana, seguita da Tankian in persona, vestito in jeans e giacca. Prima dell’inizio dello spettacolo, ha voluto dedicare un minuto di silenzio alle vittime del naufragio di Lampedusa. Dopo ciò, ha dato inizio allo show. L’Orchestra ha suonato il primo atto di “Orca”, “ORCA Act 1 – Victorious Orcinus”. L’orchestra riesce ad emozionare, il brano è intenso e ben eseguito. Non appena finito questo brano, Tankian è tornato sul palco per poi cantare “Feed Us” e “Blue”, seguite da “Sky Is Over”. Con questa canzone ha raccolto un grande assenso da parte del pubblico, la sua voce era da pelle d’oca. L’Orchestra dà alla sua voce un tocco in più, la esalta letteralmente, come accompagnamento è perfetta. Inizialmente Tankian sembrava un po’ teso, lo si sentiva dalla voce, ma un po’alla volta si è lasciato andare dando il meglio di sè. Viene poi eseguito dall’Orchestra il brano ”ORCA Act 2 – Oceanic Subterfuge”, dopodiché Tankian canta, ironizzando prima sulla situazione politica italiana, “Lie Lie Lie”, seguita da un’ altra “denuncia” sociale, “Money”. Le espressioni facciali di Tankian, strane, anche divertenti talvolta, coinvolgevano il pubblico. Ha eseguito anche “Baby” e “Elect The Dead”, lasciando trasparire la sua emozione. E’ poi venuto il terzo atto dell’opera, “ORCA Act 2 – Delphinus Capensis”. Tankian esegue poi “Honking Antelope”, “Falling Stars” e “Beethoven’s Cunt”. Ha fatto leggere il titolo di quest’ultima al violinista, in italiano, facendo così ridere gli spettatori. E’ inusuale sentire un violinista di una così importante Orchestra dire: “La fi*a di Beethoven.”. Dopo ciò, l’orchestra si esibisce con l’ultimo atto dell’opera, “ORCA Act IV – Lamentation of the Beached”. Tankian canta, come ultimo brano, la sua canzone più conosciuta, “Empty Walls”, coinvolgendo anche il pubblico, dando alla canzone un tono più “rockeggiante” rispetto al resto del concerto. Il pubblico ha ovviamente richiesto un bis, che Tankian ha concesso, cantando “Gate 21”. Il concerto è stato nel complesso molto toccante, l’Orchestra ha meritato ogni singolo applauso dei fan di Tankian. Insomma, un’ora e mezza di pura pelle d’oca ed emozioni.
Di Maui