I Riverside, freschi dalle registrazioni del nuovo album, hanno intrapreso il loro tour per celebrare i 20 anni di carriera toccando anche il nostro paese, al Live Music Club di Trezzo Sull’Adda (MI).
Il concerto viene aperto dai VadVa, una giovane band modenese, freschi dalla pubblicazione dell’album di debutto Tordo, che ha offerto un progressive rock completamente strumentale ma allo stesso tempo capace di intrattenere e incuriosire il pubblico grazie alla loro musica energica e stravagante.
Precisi come un orologio arrivano i Riverside che decidono di aprire lo show con The Same River, brano di apertura del loro album di debutto. Dopo una breve jam si arriva alla più movimentata #Addicted, susseguita da Rainbow Box; entrambi eseguiti alla perfezione e che fanno capire che il quartetto polacco è in gran forma. Finita questa breve sequenza il leader della band Mariusz Duda inizia a interagire e a scherzare con il pubblico presente ricordando che il tour dei 20 anni è arrivato con un piccolo ritardo di un anno (dovuto alle restrizioni della pandemia da Covid-19) ma ritornerà in seguito del concerto a ricordare dei 21 anni di carriera. La band riprende con il loro ultimo singolo scritto appositamente per celebrare i 20 anni della band, Story Of My Dream, per poi tornare ai brani più lunghi e complessi, come Escalator Shirne, dove la band si concede una breve esecuzione di Black Night dei Deep Purple durante la parte strumentale.
Proseguendo lo spettacolo Mariusz ci tiene a ricordare anche il compianto chitarrista Piotr Grudziński al quale la band gli dedica il brano Towards The Blue Horizon, eseguito in modo eccellente e arrivando diretto al pubblico presente per il messaggio inviato. Al termine Duda lascia il basso per prendere la chitarra classica ed eseguire la ballad Time Travellers, per l’occasione con il testo modificato in “20 years ago”, con grande coinvolgimento del pubblico presente che ha supportato la band cantando il ritornello assieme a loro. La prima sezione del concerto termina con una Egoist Hedonist perfettamente eseguita per poi arrivare al classico We Got Used To Us con la quale la band saluta il pubblico.
Dopo essere stati richiamati sul palco i Riverside riprendono con una versione più sperimentale di 02 Panic Room per proseguire con due classici; Second Life Syndrome e Left Out, anche quest’ultima eseguita con grande coinvolgimento del pubblico. Lo show termina sulle note di Conceiving You dove non manca un piccolo siparietto comico tra Mariusz Duda e il tastierista Michał Łapaj dopo che quest’ultimo aveva sbagliato l’intro della canzone. Terminando il concerto la band ha deciso di salutare il pubblico annunciando che il prossimo 20 Gennaio uscirà il nuovo album e che torneranno a suonare di nuovo nel nostro paese.
Uno show svolto nei migliori dei modi, una band in gran forma, un ottimo sound e un’ottimo lavoro di luci che si adattavano perfettamente con le canzoni della band. Mariusz Duda si conferma un ottimo performer capace di eseguire complicate linee di basso e allo stesso tempo cantare in modo pulito, ma direi che ogni membro del quartetto Polacco sia riuscito a confermare le sue qualità musicali dal vivo. Ottimo anche il pubblico di un Live Music Club quasi al completo, che ha saputo dare quel qualcosa in più allo show.

Setlist:
The Same River
#Addicted
Rainbow Box
Story Of My Dream
Escalator Shirne
Towards The Blue Horizon
Time Travellers
Egoist Hedonist
We Got Used To Us
Encore:
02 Panic Room
Second Life Syndrome
Left Out
Conceiving You
