Gli Starz sono nati nel 1975, nel pieno dello sviluppo dell’heavy metal e hard rock. Nascono in USA dopo che il cantante Elliot Lurie lasciò i “Looking Glass” nel 1974. I tre membri rimanenti (tastierista Larry Gonsky, il bassista Pieter Sweval e il batterista Jeff Grob, che hanno adottato il nome d’arte Joe X. Dube) collaborano conMichael Lee Smith (voce) e il chitarrista Brendan Harkin per continuare la band e ben presto cambiarono il nome in Fallen Angels. Nel settembre 1975 si aggiunse il chitarrista Richie Ranno. Dopo che il tastierista Gonsky uscì dal gruppo, cambiarono il loro nome ancora una volta (in Starz) e presero una direzione metal più pesante.
Commercialmente la band non riscosse grande successo ma la loro influenza sul genere ed in particolare sul futuro glam metal fu importante su band come i Mötley Crüe.
La band è stata attiva dal 1975 al 1979 (con quattro album); 1980; 1990 (quinto album); di nuovo dal 2003 e nel 2017 è atteso il sesto album.
Starz è l’album omonimo composto da 10 tracce per circa 40 minuti. L’album si discosta molto dal genere di cui band come i Black Sabbath e i Led Zeppelin si fecero paladini nei primi anni ‘70, avvicinandosi di più ai Rush e Boston. Il loro è un anthem rock, semplice ma comunque caratterizzato da alcuni aspetti come lunghi assoli di chitarra e le chitarre distorte.
Questo lavoro non eccelle per originalità, in alcuni passaggi molto vicino ai lavori deiKISS che nel 1976 avevano già alle spalle 4 lavori e stava per uscire “Rock and Roll Over”.
Degne di nota sono le tracce “Detroit Girls”, “Live Wire” e “Tear it down”. Questo album di debutto non ha in sé grandi tracce di cui tener conto e nel complesso la band cercò di cavalcare un’onda molto attiva in quel momento ma senza grandi sforzi. Un’ulteriore pietra che si aggiunge e si mescola alle altre senza lasciare il segno.
Mediocre.
Tracklist:
01. Detroit Girls
02. Live Wire
03. Tear It Down
04. Boys in Action
05. (She’s Just a) Fallen Angel
06. Monkey Business
07. Night Crawler
08. Over and Over
09. Pull the Plug
10. Now I Can
Anno: 1976
Etichetta: Capitol Records
Voto: 7.5/10