Pearl Jam: Ora come agli esordi

Un attesa lunga 22 anni, condensati in tre ore di concerto, che hanno superato ogni rosea aspettativa, viste anche le premesse dei giorni antecedenti sia a Milano che a Roma passando per Padova.

Ma nella capitale un gruppo così mancava davvero da troppo tempo ( e fosse l’unico direbbero quelli “bravi”) anzi rettifichiamo, non un gruppo così, bensì i Pearl Jam!

Già perchè al di là delle frasi fatte sul “Grunge” sulla sua attuale esistenza o commercializzazione dal 1994 in poi; c’è una sola cosa da dire, Eddie Vedder e soci sono ancora quelli di “Ten” ed in senso assolutamente positivo.

Quel disco, che ha ormai 27 anni, è stato subito marchio di fabbrica della band e le 11 tracce  sono state ancora una volta presenti e parte centrale del concerto.

Si parte infatti subito con la gran carica di “Release”, mentre alcuni brani dopo l’immancabile “Corduroy” dell’altro splendido album “Vitalogy” toglie ogni dubbio sulla vocalità ritrovata di Eddie Vedder.

Un concerto da Ritorno al futuro, 27 anni di carriera e capisci perchè barbe e capelli più o meno lunghi a parte, non è cambiato nulla e lo dimostrano in “Even Flow” come in “Unthought known” che nell’ultimo grido di protesta scritto e pubblicato “Can’t deny me”

Ma l’umiltà e la bravura di questo gruppo nel mettersi in gioco quando con “Imagine” smuovono fotocamere ma anche e sopratutto coscienze, purtroppo anche quelle sbagliate, vedi Rita Pavone; dimostra la sicurezza di essere ancora in una forma stratosferica tale da chiudere l’Olimpico con un ultimo medley formato da “Comfortambly numb” dei Pink Floyd e chiudendo con le luci già accese in uno dei gridi più rock con “Rockin in a free world” passando per “Alive” in una versione più carica del disco stesso.

Grazie grazie davvero, non basterebbe il miglior articolo o recensione del mondo, e questo non lo è; grazie anche per la scelta di nessun gruppo spalla che stavolta come non mai, sarebbe stato fuori tema anche per pochi minuti o righe.

Io c’ero e questo basta e basterà negli anni a seguire.

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