The Raging Project – Future Days

Anno: 2024
Etichetta: Bad Dog Promotions
Voto: 7/10

Classificazione: 3.5 su 5.

Debutto per i francesi The Raging Project, band quasi inclassificabile come genere e che vede soprattutto nella figura del cantante Ivan Jacquin il proprio punto di riferimento, che ha anche composto l’intero album e che si è avvalso poi di altri musicisti, come ad esempio la cantante Amanda Lehmann per realizzare questo ambizioso concept album.

Il concept lirico parla a grandi linee di un viaggio introspettivo attraverso gli occhi di spiriti viaggianti attorno al nostro pianeta che si chiedono se l’umanità merita di essere aiutata a salvare il proprio pianeta, che è pervaso dalla brama di potere, oppure dovrebbe essere lasciato che fallisse fino all’annientamento.

Tutto questo concept viene affrontato con una musica che davvero non ha limiti, perchè si passa dal metal contaminato alla Rage Against The Machine/Faith No More di un pezzo come Rage al rock elettronico e piuttosto potente di Don’t Want, ad esempio, fino al progressive rock di Colere. Il disco quindi ha varie sfaccettature, tutte interessanti e soprattutto colpisce la capacità della band di coprire quasi cinque decadi di musica rock in un unico album. Se in alcuni pezzi abbiamo gli anni Novanta e Duemila a dettare legge, in altri sono gli anni Settanta ad emergere, con organo hammond e venature psicheledeliche e prog.

E’ un disco impegnato anche quando cerca di proporre qualcosa di più snello ed orecchiabile come in I Wanna Dance, lineare e potente pezzo quasi da rave party selvaggio, mentre in un certo senso l’oscurità viene messa leggermente da parte.

Questo è un disco che magari mette troppa carne al fuoco, e questo è evidente sin dai primi ascolti, ma alla fine si rimane soddisfatti di quanto ascoltato. Future Days è un lavoro fuori dagli schemi, eclettico, brillante, e sicuramente sentiremo parlare di questi The Raging Project in futuro.

Un’ottima partenza che vede al suo interno anche nomi di spicco quali Derek Sherinian, Amanda Lehmann, Ingrid Denis, Fabrice Lacourt, e la lista continuerebbe ancora… Davvero interessante!

Tracklist:
01. Warning
02. Rage!
03. Don’t Want
04. Colère
05. Even if I Bleed
06. I Wanna Dance
07. Ambient
08. Turn
09. On Earth
10. Procession
11. Wrath (Bonus Track, Colère English version)
12. Même Si Je Saigne (Bonus Track, Even if I Bleed French version)

Line-up:
Ivan Jacquin: Vocals on all, Keyboards on all, Programs on all, Bass Synth on 1, 3, 5, 6, 10, 11
Leo Margarit: Drums on 2, 3, 5, 12
Thierry Charlet: Drums on 7, 8, 9
Henri-Pierre Prudent: Drums on 4, 6, 10, 11
Fabrice Lacourt: Guitars on 1, 3, 8, 9, Bass on 3
Jean-Philippe Ciman: Bass on 2, 8
Franz Koehler: Bass on 4, 7, 9, 11
Olivier Gaudet: Guitars on 2, 4, 5, 12
Stelios Gatziolis: Guitars on 11
Geoffrey Baumont: Guitars on 6, 7
Jean-Pierre Louveton: Guitars on 7, Vocals on 12
Amanda Lehmann: Guitars on 5, 12, Vocals on 5, 9
Jeannick Valleur: Vocals on 3, 4, 9
Ingrid Denis: Vocals on 2, 7, 9
Greg Giraudo: Vocals on 11
Derek Sherinian: Keyboards and Theremin on 9

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