Kristoffer Gildenlöw – Empty

Anno: 2024
Etichetta: New Joke Music
Voto: 8.5/10

Classificazione: 4 su 5.

Per alcuni questo nome potrà sembrare nuovo, ma in realtà stiamo parlando di una colonna portante del progressive rock/metal. Ebbene, Kristoffer Gildenlöw ha un trascorso importantissimo nei Pain Of Salvation come bassista, suo primo ruolo, e cantante. Le loro strade si sono separate diversi anni fa, ma il musicista svedese in questione continua a sfornare ottima muisca ed Empty ne è la testimonianza più vivida e tangibile, con delle autentiche gemme che oscillano tra il prog e la psichedelia (ma con grandi quantità di atmosfera) come Harbinger of Sorrow, pezzo dal quale è stato estratto anche un bellissimo e inquietante video. Provare per credere proprio questo pezzo per cercare di capire cosa potete trovare in questo album: tanta tristezza, desolazione, introspezione, meditazione.

Certamente le canzoni belle non finiscono qui, e molti altri sono gli episodi particolarmente toccanti dell’album. Ad esempio l’ultima traccia, Saturated, si rivela piena di sorprese. Ci sono delle voci femminili ai cori in apertura e una sezione ritmica molto bella con basso in primo piano che fa risaltare un tempo semplice di batteria in quattro quarti. Poi si aggiunge la voce di Kristoffer Gildenlöw ad aggiungere ancora più tristezza e spessore emotivo al tutto.

Chiariamo che comunque in tutto il disco sono presenti cose interessantissime e che non si segue uno schema ben preciso. I pezzi sono sempre un po’ compassati e intrisi di malinconia, ma la tecnica strumentale è sempre elevata. Ci si aspetterebbe magari che in apertura almeno si possa ascoltare qualcosa di più vivace, ma anche Time to Turn the Page non cerca la potenza a tutti i costi, ma si accoda, come la maggior parte degli altri pezzi, ad una ricerca interiore notevole.

Invitiamo anche a dare uno sguardo alla quantità di musicisti coinvolti in quest’opera e alla loro qualità. Tutti sono riusciti a dare il massimo in questo ventaglio multicolore di sentimenti negativi, ma nei quali forse si cerca anche una chiave di lettura per affrontare i problemi della nostra esistenza.

Che gran bel disco ha realizzato questo autentico genio, ma allo stesso tempo si arriva alla fine di questi sessanta minuti con un senso di vuoto ed un magone alla gola davvero importanti. Se l’intento dell’artista era quello di farci vivere emozioni forti, ci è riuscito appieno.

Tracklist:
1. Time to Turn the Page
2. End of Their Road
3. Harbinger of Sorrow
4. He’s Not Me
5. Black & White
6. Down We Go
7. Turn It All Around
8. Means to an End
9. Beautiful Decay
10. The Brittle Man
11. Saturated
12. Empty

Line-up:
Kristoffer Gildenlöw / vocals, various instruments

With:
Dirk Bruinenberg / drums
Jeroen Molenaar / drums
Joris Lindner / drums, Hammond organ
Paul Coenradie / guitar solos
Marcel Singor / guitar solo
Patrick Drabe / guitar solo
Ola Sjönneby / brass
Ben Mathot / violin
Anne Bakker / violin, viola
Maaike Peterse / cello
Jan Willem Ketelaers / backing vocals
Erna Auf der Haar / backing vocals

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