In occasione dell’uscita del nuovo album Dislike To False Metal e del prossimo tour per i 20 anni di carriera della band, abbiamo avuto il piacere di intervistare Edoardo Carlesi, in arte Gatto Panceri 666, bassista e mastermind dei Nanowar Of Steel.

Ciao Edoardo e grazie per aver accettato la nostra intervista
Dislike To False Metal sarà il secondo album che pubblicherete sotto Napalm Records, cos’è cambiato nella vostra vita da musicisti da quando avete firmato con l’etichetta?
È cambiato che adesso ci invitano ai festival più grandi è la gente pensa che siamo un gruppo più serio, quando facciamo cazzate ci prendono più sul serio. È stata una questione di credibilità e di immagine… e del fatto che dici “Noi suoniamo con Napalm, fanculo”.
A breve all’Alcatraz di Milano suonerete il concerto per festeggiare i 20 anni di carriera, quando avete iniziato vi sareste mai aspettati questo risultato?
Sarà un concerto assurdo dove chiameremo tutti i collaboratori che potranno venire, anche perché quelli che non potranno venire li chiameremo ma non non verranno. Cercheremo di fare un evento memorabile per il quale la gente potrà dire “Cazzo che figata ci sono stato anch’io”. I biglietti si stanno esaurendo velocemente senza aver annunciato alcun guest, quando li annunceremo si ridurrà verticalmente il numero.
Nel brano Armpits Of The Immortals avete avuto il privilegio di suonare con Ross The Boss, cosa ne pensava del fatto di suonare con una band nata come parodia del suo vecchio gruppo?
In realtà noi sapevamo che lui era un nostro fan, lui ha una radio a New York e passa spesso i nostri pezzi, poi tramite amici in comune e da nostri fan che ascoltavano la sua radio ci dicevano “Guardate che Ross The Boss passa i vostri pezzi e sentite cosa dice”. Quindi sapevamo che gli stavamo simpatici, inoltre lui è assolutamente autoironico, tranquillissimo e gentile; è stato veramente, un mito, ci ha fatto molto piacere dal umanamente conoscerlo, anche se in video chiamata ma è stato comunque molto bello.
Avete fatto il Metal Reaggeton, il Discometal, a quando la Trap Metal?
La Trap Metal… non si può mai dire no. In realtà c’è un problema sonoro e di idee su come fondere un genere così di merda per farlo suonare bene. Poi c’è anche un altro discorso, il trap metal già l’ho sentito da qualche parte, ci sono un paio di gruppi che lo fanno e quindi potrebbe non essere così originale, in ogni caso se questi gruppi non sono conosciuti è perché appunto è un genere che fa cagare e giustamente la gente non lo calcola. Per quanto riguarda il reggeaton, io sono un grande fan; ho 2 playlist su Spotify e spesso me lo ascolto, ma non perché mi piaccia lo stile ma per la stupidità e la banalità dei testi che parlano di cose banali ma molto umane, perché il trombarsi donne a caso (che è il pilastro del reggaeton) è umano. Almeno c’è qualcosa in cui ti rispecchi o ti vorresti rispecchiare, e poi vai alle feste, balli, c’hanno il loro perché, con la trap non puoi neanche ballare, che cazzo fai?
Abbiamo visto la collaborazione con Giorgio Mastrota con il quale avete cantato Polenta Taragnarok, ci possiamo aspettare una collaborazione con Giancarlo Magalli dopo averlo citato in una canzone (La Marcia su Piazza Grande)?
Ci piacerebbe ma in realtà non ci siamo mossi a riguardo, poi di recente è stato molto male e probabilmente l’ultima cosa alla quale stava pensando è una collaborazione con i Nanowar che lo definiscono un dittatore degli anni 20 in Italia. Oltre a non essere nella sua lista delle priorità, comunque, non è neanche sulla nostra al momento perché abbiamo tante idee e tante cazzate in mente. Il problema è pure questo, noi vogliamo fare tante cose e tante cose nuove quindi cerchiamo di non fossilizzarci su quello che è già stato fatto; dopo che abbiamo scritto la canzone non abbiamo pensato alla collaborazione ed ora come ora, è difficile che torniamo indietro, ma mai dire mai.
Pensate di candidarvi al festival di Sanremo in futuro?
Ma al Festival non è che uno si candida, ti chiamano, ti piazzano in qualche modo tramite qualche meccanismo mafioso. Sanremo, boh, è una cosa su cui ci scherziamo sempre ma non è che la prendiamo sul serio e se si dovesse presentare davvero l’occasione bisogna vedere; se ci chiamano per prendere a calci i fiori, che cazzo c’annamo a fa ma se ci fanno fare quello che siamo… perché no? Noi non abbiamo pregiudizi in generale, l’importante è stare in contesti che ci permettano di essere noi stessi, che sia Sanremo, la festa della parrocchia, la festa dell’Unità o la festa di compleanno di chi cazzo te pare, basta che possiamo rimanere noi stessi quando ci esibiamo. Sanremo è un altro mondo comunque, non c’è una sovrapposizione tra Sanremo e il mondo del metal ma non abbiamo i contatti e gli agganci e non li stiamo cercando, quindi non è una cosa che ci può piovere addosso così.
Il prossimo tour lo farete assieme ai Frozen Crown, come è stata la scelta di questa band di supporto?
In realtà il tour lo faremo con i Tragedy per la maggior parte e poi con i Frozen Crown. Con loro siamo amici da tempo ed è una cosa che abbiamo proposto noi alle nostre rispettive agenzie, l’idea è piaciuta molto ma, per motivi tecnici e logistici, non si è potuto fare tutto il tour assieme a loro, altrimenti sarebbe stato bello coinvolgerli anche nella seconda parte dei tour, magari a tre assieme ai Tragedy, sarebbe stato un bel pacchetto. Però è stata un’idea che è nata da noi principalmente; sia noi che i Frozen Crown siamo abbastanza automanagerati, nel senso che io mi occupo del managment dei Nanowar e di coordinare tutte le attività a livello di riprese video, rapporti con le agenzia e le etichette discografiche; tutte queste cose le faccio io e mi tolgono un sacco di tempo. Stessa cosa i Frozen Crown, siccome avevamo già collaborato su un pezzo (Rosario) e ci stiamo reciprocamente molto simpatici, ciabbiamo detto “cacchio, facciamoci un tour assieme”, inoltre il loro disco esce il 10 marzo, il nostro esce il 10 marzo e ne approfittiamo per promuoverli assieme.
In Italia ci sono diverse band Power Metal come voi e i Frozen Crown, secondo te come mai noi preferiamo questo genere?
Secondo me è la vena melodica. Se vedi il Power Metal va molto in Sudamerica e in Spagna, cioè tutti i paesi latini hanno una propensione per questo genere. I Rhapsody hanno trionfato alla grande in America Latina, non ricordo con quale brand, forse erano i Turilli/Lione’s Rhapsody. In Italia storicamente, a parte gli anni 80, i primi che hanno sfondato a livello mondile sono stati proprio i Rhapsody e i primi Labyrinth. Quindi penso che quello abbia influito; noi stessi Nanowar siamo cresciuti ascoltando i Rhapsody of Fire, sono un gruppo che almeno i primi tre dischi ce li siamo consumati quando eravamo teenager. Sono dischi storici e forse è per quello che il Power Metal va così tanto. Poi in Italia abbiamo i Fleshgod Apocalypse che sono delle divinità del Metal Estremo, magari in Italia non sono apprezzati come all’estero forse perché in Italia c’è una scena estrema più ridotta. Poi le cose cambiano col tempo. Noi siamo Power Metal ma siamo molto trasversali per fortuna, con il fatto che c’è l’elemento comico abbiamo fan anche all’infuori del metal; ci sono anche persone che sono nostri fan che ascoltano prevalentemente metal estremo ma ci vengono a vedere lo stesso perchè comunque si divertono; i nostri concerti sono molto particolari.
Hai accennato ai Rhapsody Of Fire ma quali altre band vi hanno ispirato a livello musicale?
La matrice nostra è Power quindi roba Power classica, diciamo roba anni 90 inizio 2000 con i quali siamo cresciuti, quindi Blind Guardian, Rhapsody, un pò di Hammerfall, Manowar, Iron Maiden… ti sto dicendo tutte robe scontatissime, chiaramente ci sono gruppi dei quali siamo appassionati che sono diversi e magari non c’entrano un cazzo con quello che facciamo con i Nanowar. Io sono un grandissimo fan del Death Metal Svedese, dei Dismember, Entombed… però non c’entra niente, è una roba che ancora non sono riuscito a incastare nei Nanowar, il giorno che riuscirò a fare un pezzo alla Like An Evenflowing Stream e a metterlo in un disco dei Nanowar sarò contento. Ancora non ho trovato il contesto, ci proveremo… magari una roba alla Wolverine Blues viene meglio.