Rammstein – Stadio Olimpico, Torino 12/07/2022

Il caldo torrido di questa estate 2022 sembra non voler arretrare di un passo, attanagliando le città del nord Italia come una morsa, ed in questo scenario di arsura una città in particolare ha avuto un ulteriore innalzamento delle temperature; sto parlando ovviamente di Torino che lo scorso 12 luglio ha ospitato l’attesissimo concerto dei Rammstein. Dopo due anni di rinvii (doverosa precisazione ormai di prassi per ogni concerto) la band tedesca ha finalmente potuto invadere il capoluogo piemontese portando ai propri fan italiani uno dei migliori spettacoli della musica contemporanea.

Appena varcati i cancelli, non è possibile non rimanere a bocca aperta per il maestoso allestimento del palco (una sorta di castello Steampunk) che, nonostante sia a “riposo”, carica di aspettative tutti i partecipanti, aspettative che non verranno assolutamente deluse, ma andiamo con ordine.
Ad aprire le danze, su di un palco sopraelevato preparato per l’occasione c’è il Duo Abélard, coppia di pianiste che propongono i pezzi degli stessi Rammstein in versione pianistica, alcuni dei quali (Ohne Dich, tanto per citarne uno) veramente emozionanti. Chi non era presente al concerto potrebbe storcere il naso per questa scelta; far suonare gli stessi brani della band che da lì a poco si sarebbe esibita può sembrare controproducente ma nell’ottica ironica ed autocelebrativa della band tedesca ha perfettamente senso, come lo ha diffondere quegli stessi brani in filodiffusione nella pausa prima che la band salga sul palco, creando in questo modo una serata completamente e totalmente dedicata agli stessi Rammstein, senza compromesso alcuno.
Vengono dati alcuni avvisi tecnici e, finalmente, compare il logo della band accompagnato da un luminoso tricolore che da il via alle danze ufficiali. Il volume della musica è paurosamente alto (come è giusto che sia), la voce di Lindemann risuona come un ruggito in tutto lo stadio e Armee der Tristen inizia a diffondersi nell’etere, brano nuovo che si rivela un’apertura perfetta per uno show che non farà altro che regalare un’emozione dopo l’altra. A seguire, un’altra novità: Zick Zack, canzone già molto conosciuta dagli astanti che non lesinano cori e urla, urla che diventano ancora più invasate per la successiva Links 2,3,4 grandissimo classico della band amato da tutti. Se finora lo show era ancora in fase di “rodaggio”, con questo brano il pubblico è ormai conquistato e fino alla fine dell’esibizione non si risparmierà, dandosi completamente alla band che, galvanizzata dalla partecipazione della folla (a detta degli stessi Rammstein una delle più calde del tour), le regalerà tutto lo spettacolo che chiede.
La scaletta del concerto è piuttosto varia, i tedeschi passano da brani iconici come Mein Herz Brennt e Sensucht ad altri più recenti come Zeig Dich e Deutschland, il secondo preceduto dalla versione remixata da Kruspe che fa muovere a ritmo di elettronica anche i metallari più duri e puri. Immancabili Du Hast, Sonne e Mein Teil, brani per i quali i fan della band hanno un amore viscerale che non mancano di dimostrare.
Momento molto emozionante è il ritorno del Duo Abélard nel primo bis, nel quale viene proposta una versione di Engel suonata al pianoforte con Till alla voce che si fa aiutare dal pubblico, mentre la band fa crowd surfing sul solito canotto preparato per l’occasione e le parole della canzone scorrono sul megaschermo come in un immenso karaoke.

Il caldo terribile, i vestiti industriali e le varie imprese pirotecniche non spaventano TIll Lindeman che si dimostra scatenato come sempre ed all’altezza delle aspettative dei fan, sia dal punto di vista vocale (brani come Puppe, dai toni strazianti e disperati sono una vera messa alla prova per le corde vocali del frotman) che dello show, idem dicasi per i suoi compagni di avventure che non si risparmiano in nulla, soprattutto Flake, sul suo ormai iconico tapis roulant.
Oltre alla band, protagonista indiscusso della performance è il palco, la cui struttura stessa diventa parte integrante dello spettacolo, così come le quattro altissime torri le quali, oltre a sorreggere l’enorme quantità di amplificatori, sono anche il mezzo attraverso cui vengono sparati ad intervalli regolari, fiammate, fuochi d’artificio e coriandoli.
I detrattori della band da sempre affermano che la spettacolarità degli show dei Rammstein serva a coprire una mancanza di tecnica ed una monotonia compositiva, chi però assiste allo show si rende subito conto che le trovate pirotecniche, sono parte integrante della narrazione della band e l’abilità degli artisti sta proprio nel riuscire ogni volta a trovare modi nuovi ed emozionanti di sfruttare questa caratteristica per creare spettacoli che il pubblico difficilmente potrà dimenticare.

Setlist:
Armee der Tristen
Zick Zack
Links 2-3-4
Sehnsucht
Zeig dich
Mein Herz brennt
Puppe
Heirate mich
Zeit
Deutschland (Remix)
Deutschland
Radio
Mein Teil
Du hast
Sonne

Encore:
Engel (Piano-Version)
Ausländer
Du riechst so gut
Pussy

Encore 2:
Rammstein
Ich will
Adieu

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