“Milano Rock City” diceva qualcuno parafrasando i Kiss, e mai come in questo 2022 la capitale lombarda ha avuto modo di avere a che fare con il Rock ‘n Roll. Il 21 giugno 2022 la città meneghina ha ospitato infatti due eventi musicali contemporaneamente; il grande ritorno dei Rolling Stones a San Siro da una parte e una delle due date italiane degli Offspring dall’altra. I punk rockers californiani infatti, dopo due anni di rinvii, sono finalmente tornati a suonare nel bel paese affiancati da Anti-Flag, Lagwagon e (solo per la data milanese) dai Punkreas, il tutto svoltosi nella suggestiva location del Carroponte.
Ad aprire il festival gli statunitensi Anti-Flag, band melodic hardcore-punk di Pittsburg con una carriera trentennale alle spalle e una grande rabbia ancora da buttare fuori, rabbia che riversano egregiamente sul palco (non facendo mancare i discorsi contro la guerra con tanto di “vaffanculo” a Putin); per venire incontro al pubblico italiano, purtroppo un po’ a secco di questa band, decidono di suonare, oltre a pezzi propri, anche un medley di band Punk Rock più conosciute, strategia che sicuramente li porta a farsi apprezzare dalla folla ma che, di rimando, potrebbe farli ricordare solo come una cover band. A seguire il concerto arrivano i Lagwagon con il loro inconfondibile stile misto tra skate punk e hardcore, che intrattengono il pubblico con una carrellata di pezzi provenienti principalmente dal periodo d’oro della loro discografia. Più conosciuti della band di apertura, scaldano sicuramente più gli animi rispetto agli Anti-Flag ma il vero casino comincia a scatenarsi con i Punkreas. La band milanese riesce infatti ad infiammare il pubblico del Carroponte come un bengala, facendolo cantare i pezzi con trasporto ed emozione e facendosi accompagnare in tutto. Nonostante inizialmente siano stati chiamati a coprire il buco lasciato dai Distillers, i Punkreas non si lasciano spaventare dalle aspettative e cesellano un concerto di tutto rispetto con tanto di pogo e crowd surfing; tra i pezzi suonati le famosissime Sosta, Voglio Armarmi e Canapa in chiusura. Finalmente arrivano le 22:30, le luci si abbassano per l’ennesima volta e i veri idoli del festival fanno la loro comparsa sul palco, accompagnati dalla proiezione della scritta The Offspring che non lascia dubbi agli astanti. Staring At The Sun e Come Out And Play sono la doppietta d’apertura, pezzi storici e conosciutissimi che tutto il pubblico apprezza, così come la successiva Want You Bad, accompagnata dagli sketch divertenti tra Noodles e Dexter. Meno apprezzati dal pubblico sono i brani più recenti come Opioid Diaries e Army Of One che vengono accolti in modo tiepido ma grazie ad altri cavalli di battaglia come Bad Habit, Why Don’t You Get A Job e Pretty Fly la fiducia nella band viene subito ripristinata. Immancabile la hit The Kids Aren’t Alright che fa cantare e saltare tutti, prima della finta chiusura del concerto.
Nonostante si veda che gli anni passano anche per loro, Dexter e soci riescono comunque a mantenere la stessa energia e passione che li accompagna fin dagli esordi e il pubblico italiano li apprezza davvero, tanto che lui e Noodles più volte si sono soffermati durante l’esibizione a cazzeggiare tra loro, interagendo con la folla e divertendosi assieme, realizzando davvero uno spettacolo coinvolgente e piacevole; è per questo motivo che un concerto degli Offspring, anche se magari non si apprezzano i loro ultimi lavori, è davvero un’esperienze che vale la pena fare.

Setlist:
Staring At The Sun
Come Out And Play
Want You Bad
Opioid Diaries
Army Of One
Behind Your Walls
Hit That
Hammerhead
Bad Habit
Gotta Get Away
Why Don’t You Get A Job?
(Can’t Get My) Head Around You
Pretty Fly (For A White Guy)
The Kid’s Aren’t Alright
Encore:
You’re Gonna Go Far Kid
Self Esteem