L’ultima giornata del Firenze Rocks 2022 è calda per due motivi: oltre alle temperature infernali di domenica pomeriggio, sul palco sono attesi i leggendari Metallica, che tornano nel nostro Paese dopo un’assenza di tre lunghi anni dall’ultimo appuntamento a Milano.
L’apertura delle danze è affidata agli italiani The Blind Monkeys che propongono un mix tra cantautorato e rock degli anni ’70, che forse troppo si distacca dallo stile, ovviamente inarrivabile, degli headliner. Poi è il turno di Jerry Cantrell, fondatore e leader degli Alice in Chains, di cui suona ben tre canzoni: No Excuses, Man in the Box, Rooster e Would?. Ad assistere all’esibizione dal lato del palco intravediamo niente meno che James Hetfield e Rob Trujillo, anche se non tutti si accorgono della loro presenza. A precedere i Metallica, troviamo poi una band che mai ci saremmo aspettati in questo contesto: i Greta Van Fleet. C’è chi li ama e c’è chi li odia, ma è innegabile l’ottima presenza scenica di Joshua Kiszka, che nella sua eccentrica tutina bordeaux ha intrattenuto il pubblico sempre più accaldato per un’ora abbondante.
Dopo una breve comparsa di Ringo sul palco, che ha lanciato varie magliette di Virgin Radio ai fan sotto palco, inizia a calare il sole e finalmente anche la temperatura! Il pubblico è in trepidante attesa di sentir risuonare le prime note di It’s a Long Way to the Top (If You Wanna Rock ‘n’ Roll) e The Ecstasy of Gold, che annunciano sempre l’imminente arrivo dei Metallica sul palco. E poi è inutile dirlo, appena parte Whiplash la gente impazzisce e James, Kirk, Rob e Lars fanno il loro trionfale ingresso. A chi dice che i Metallica sono morti dopo il Black Album, consiglio di venire a vederli dal vivo perché al Firenze Rocks erano in ottima forma. Non solo hanno suonato in maniera impeccabile, ma hanno anche interagito e scherzato molto con i fan che urlavano e si sbracciavano per loro. Che dire della setlist? Ci hanno regalato addirittura No Leaf Clover dal vivo e la chiusura con Master of Puppets, cosa possiamo chiedere di più? Anche se St. Angers è spesso l’album più criticato dei Metallica, i suoi pezzi dal vivo suonano benissimo e lo abbiamo potuto constatare durante Dirty Window. Prima di Fade To Black, James ci ha regalato un discorso molto commovente riguardo al suicidio, ricordandoci che non siamo mai soli perché abbiamo sempre l’amore e il supporto della band.
Con 16 brani in scaletta e due ore di concerto, con tanto di fuochi d’artificio alla fine, i Metallica si confermano sempre dei mostri sacri del metal, che danno il meglio di loro proprio quando sono sul palco e lasciano trasparire tutta la loro energia e passione per la musica. Sarò di parte, ma un concerto dei Metallica è sempre un’esperienza unica che ti lascia un ricordo indelebile. Lars ci ha promesso che torneranno presto in Italia e noi li aspettiamo a braccia aperte!

Setlist:
Whiplash
Creeping Death
Enter Sandman
Harvester of Sorrow
Trapped Under Ice
No Leaf Clover
Sad but True
Dirty Window
Nothing Else Matters
For Whom the Bell Tolls
Moth Into Flame
Fade to Black
Seek & Destroy
Encore:
Damage, Inc.
One
Master of Puppets