In una recente intervista con Kyle Meredith, l’ex cantante dei Journey, Steve Perry, ha espresso il suo pensiero sui software di intonazione vocale, come Auto-tune, utilizzati sempre di più in studio e anche dal vivo.
“L’Auto-Tune ha trasformato tutti nello stesso cantante e questo è una tragedia. Molto tempo fa un musicista molto in gamba mi disse che quando ascolti qualcuno di eccezionale come Barbara Streisand, pensi: ‘Non ci credo, non può fare una cosa del genere. Come fa?’. Stessa sensazione emozionante se ascolti Muddy Waters. Sono due voci molto diverse, due timbri differenti e due stili differenti. Una è angelica e stupenda l’altra è un po’ più sforzata e con qualche imperfezione, il che è esattamente quello che vogliamo. E’ umano. Il canto è una delle forme di comunicazione più primordiali e permarrà ancora per molto, dunque non mi piace il fatto che oggi molta gente cancelli quello di cui abbiamo appena parlato usando l’Auto-Tune.”
