The Vintage Caravan – Monuments

È giunto il momento di Monuments, il quinto lavoro della band targata “Islanda 2006”, e con questo album si evince con coerenza il loro “amore per i riff incisivi” come sostengono, dato che ne è pieno zeppo, proprio come le marcate sonorità ’60s’ 70s che li distinguono, ma senza perdere il concept della chiave moderna.

Monuments è prodotto da casa Napalm Records, dura circa 59 minuti ed è composto da 10 canzoni in totale, racchiuse in un composto eterogeneo di stili, tecnicismi e musicalità differenti, ma sintatticamente coadiuvati.

L’Album inizia con Whispers che si rivela energica e melodiosa, tecnica e veloce. Crystallized più cadenzata e da Headbanging assicurato, dalla presenza vivida del basso e dai riff decisamente mistici. Si apre in chiave più moderna Can’t get you off my mind attraverso chiare pinciate ed armonizzazioni, che liberano la strada ad una track folle e da una combo sonorità/ritmo del tutto incalzante, in tiro con Dark Times, ma dal sound un pò più vivo e tenace come nel caso di Forgotten, che devasta con la sua ritmica ballerina, e soprattutto accomunando tra di loro anche lo spessore degli Outro alla fine dei brani. Ora il tempo rallenta di molto lasciando il posto a This One’s For You, un brano molto piacevole, che pare proprio scritto per chi lo ascolti, dal sound caldo e dalla musicalità morbida, arpeggi accoglienti e tocchi leggeri. Si torna in marcia con una Sharp Teeth che risulta “letteralmente” una canzone affilata, promettente, molto arrabbiata, seguita dall’ antipode Hell molto più ballabile e lineare. È il momento di Torn in Two con i suoi richiami 70’s molto più marcati, ricca di giochi di sonorità e dalla chitarra che si concede il suo momento, per far spazio poi alla martellante ritmica della distorta e distopica Said and Done. Chiude magicamente Clarity in una circostanza totalmente diversa dal resto dell’album, calda ed armoniosa, leggera, dai riff esplosivi e dai dolci chours a tratti abbracciati dai Synth. Con i suoi 8 minuti e poco più, Clarity si aggiudica uno tra i posti panoramici di un viaggio onirico, silente e costante, attraverso i posti più fantasiosi che la mente possa regalare.

Un’album che ricorda i periodi d’oro e d’argento dei Guitar Hero nel panorama mondiale del Rock’n Roll, ricco di tempi variabili e ballerini, influenze, generi, tecniche, musicalità e sonorità che si legano tutti insieme in un unico corpo. Si può cogliere anche la teatralità nelle composizioni, la voglia di giocare e differire di brano in brano, le strutture, le scritture, e le composizioni differenti! Nessuna ridondanza, una scaletta ben calibrata tra la quantità dei brani ed il loro minutaggio, un’ottima produzione e una grafica dell’ Album molto singolare. Insomma, Monuments è un ottimo lavoro, divertente e professionale, singolare ed incisivo, proprio un must have per gli amanti del genere, e potenzialmente una piacevole scoperta per chi non ne fosse a conoscenza!

The Vintage Caravan: Entrevista com a banda que faz Tour pelo Brasil - A  Ilha do Metal

Ed eccoci giunti al termine di questa recensione. Fateci sapere cosa ne pensate! e se Monuments vi ha regalato qualche bella sensazione! Come sempre vi ringraziamo e ci diamo appuntamento alla prossima Recensione.. e che il rock sia con tutti voi!

Tracklist:
1. Whispers
2. Crystallized
3. Can’t Get You Off My Mind
4. Dark Times
5. This One’s For You
6. Forgotten
7. Sharp Teeth
8. Hell
9. Torn In Two
10. Said & Done
11. Clarity

Line-Up:
Óskar Logi Ágústsson – Chitarra, Voce
Alexander Örn Númason – Basso, Cori
Stefán Ari Stefánsson – Batteria

Anno: 2021
Etichetta: Napalm Records
Voto: 8.5/10

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...