Death SS – Resurrection

Incredibile ma vero i Death SS sono tornati e hanno pubblicato la loro ultima fatica, “Resurrection”. Era il lontano 2006 quando pubblicarono The 7th Seal e sembrasse che proprio con questo lavoro, la loro carriera fosse giunta al termine. In quegli anni Steve parlò di una pausa a tempo indeterminato che suonava quasi come uno scioglimento. Negli anni successivi Il fulmine a ciel sereno è arrivato il dicembre scorso con un nuovo EP, The Darkest Night, poi l’annuncio del nuovo album. Inutile parlare di storia, meglio immergersi nel disco!

Immaginiamo di trovarci in un cinema mentre stiamo vedendo un film horror bello tosto, crudo, pieno di sangue, con zombie famelici o riti esoterici. Ecco a voi la colonna sonora perfetta: Resurrection! Molte canzoni di questo album sono comparse in diversi film, come “Eaters” inserita nella colonna sonora dell’omonimo splatter italiano o “Ogre’s Lullaby” presente nel film Paura 3D. Possiamo considerare Resurrection, infatti,  come una sorta di raccolta di colonne sonore e figlio delle esperienze cinematografiche di Steve Sylvester.
Tutti i pezzi sono stati pensati per diversi film, quindi sono stati concepiti in momenti diversi e possiamo notare subito una grande disomogeneità tra i pezzi, con difficoltà riusciamo a trovare un’unica etichetta adatta. Come negli ultimi album la componente industrial rimane alla base delle tracce e abbiamo una grande varietà di sfumature che viaggiano dal gothic al prog, toccando persino estremi rock ‘n’ roll; comunque possiamo sempre usare efficacemente l’etichetta “Horror Metal”. Tutte queste sfaccettature rende il disco tutt’altro che noioso e monotono.
Altra cosa che salta subito all’orecchio, è il grande lavoro fatto all’interno dello studio. La produzione che non presenta alcuna falla e il lavoro di mixaggio letteralmente eccellente, sono dei grandi punti di forza del disco. Ho trovato ottimi anche i nuovi elementi entrati nel gruppo rispetto all’ultima uscita discografica, Al De Noble alla chitarra e Bozo Wolf alla batteria. In particolare mi è piaciuta molto la versatilità del chitarrista, che si destreggia molto bene in tutte le canzoni, non sfonda troppo in tecnicismi nei soli e passa con grande naturalezza da un genere all’altro (da notare come si evolve la chitarra da “Ogre’s Lullaby” alla successiva “Santa Muerte”). In generale tutti i musicisti mostrano una personalità importante all’interno delle tracce e del songwriting, anche se la figura di Steve riesce sempre ad imporsi. Il frontman della band infatti si è mostrato in grande forma, sia nella prova canora che nel solito ruolo di leader.

Personalmente non riesco a trovare veri e propri difetti a questo nuovo lavoro dei Death SS, ma soltanto pregi. La differenza tra le tracce che non trovano un vero e proprio punto d’incontro potrebbe non piacere a qualcuno, ma io invece la considero il grande punto di forza del disco.

Ascolto consigliato, anzi obbligatorio da parte di tutti i metaller!


Tracklist:

01. Revived
02 The Crimson Shrine
03 The Darkest Night
04 Dionysus
05 Eaters
06 Star In Sight
07 Ogre’s Lullaby
08 Santa Muerte
09 The Devil’s Graal
10 The Song Of Adoration
11 Precognition
12 Bad Luck

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Anno: 2013
Etichetta: Lucifer Rising
Voto: 8/10


Di Gerald Bostock

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